Brucchi rilancia la sfida e porta tutti in Consiglio lunedì: «Lì è cominciata questa avventura e lì è giusto che debba finire»

TERAMO – La crisi amministrativa al Comune di Teramo sta diventando ormai una sfida sul piano personale. E’ di queste ore la richiesta del sindaco Maurizio Brucchi di convocazione di un Consiglio straordinario per lunedì prossimo, 27 novembre alle 16. «In tale sede istituzionale ho iniziato la mia bellissima e straordinaria avventura da Sindaco ed è nella stessa sede, per rispetto dei cittadini e del Consiglio Comunale tutto, che evidentemente essa deve concludersi», ha scritto il primo cittadino in una nota, facendo prcesagire a molti anche la possibilità che all’esito del confronto pubblico possa poi dimettersi. Brucchi ritiene infatti che gli accadimenti politici delle ultime ore, con l’invito a tutti i consiglieri da parte dell’esponente dell’opposizione Gianluca Pomante, a firmare le dimissioni collettive dal notaio, «e i ripetuti tentativi di delegittimare questa amministrazione dal mandato conferito dai cittadini all’esito delle elezioni amministrative», impongano a lui di portare la discussione sulla situazione politica in assise civica. «I tatticismi – ha aggiunto Brucchi – non mi interessano. Io il coraggio di confrontarmi ce l’ho, altri lo devono ancora dimostrare». All’invito di Pomante, fissato per oggi pomeriggio, avevano aderito i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, e Puglia e Campana, della civica Al Centro per Teramo, che della maggioranza del sindaco non fanno più parte dall’aprile 2016. Avrebbero firmato anche i sei componenti del gruppo di maggioranza relativa di Futuro In, che fa riferimento al consigliere regionale Paolo Gatti (da cui era arrivato di recente l’invito a Brucchi alle dimissioni) ma la richiesta dei 3 consiglieri del Pd a far slittare l’incontro dal notaio è stato accolto e tutto è stato rinviato all’inizio della prossima settimana.